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Prima il Cristo e poi Gesù, o viceversa? È questa, tra l'altro, la grave domanda che pone, o ripropone, il nuovo testo di Aldo Rizzello. Prima, già, c'è prima il Cristo, il Figlio di Dio, con tutto ciò che ne consegue, oppure Gesù, un comune uomo e figlio dell'uomo, con tutto ciò che ne consegue? Ovvero, e per dirlo in termini ancora più precisi: è Dio che attraverso il Cristo, il Proprio figlio unigenito, si fa uomo per la salvezza dell'uomo, oppure è Gesù, sempre il comune uomo e figlio dell'uomo - e noi con lui - che aspira e diviene il Cristo, e quindi Dio stesso, per meriti suoi propri? "A voi la scelta!" verrebbe da aggiungere a mo' di un redivivo Pilato. Ma ciò che sembra aleggiare, in ogni caso, in questo... e speriamo davvero non ultimo impegno del nostro autore, è una consapevolezza nuova, un coraggio nuovo, una nuova ansia di universalità, libertà e sacralità (comunque in nome del Cristo e del Suo indiscusso primato etico morale e religioso) e che non trova altro limite se non quello dell'umanità stessa in questo suo... ce lo auguriamo tutti! davvero grandioso cammino appena iniziato.